sabato 20 ottobre 2012

RetroLynching


Perché?
Perché non ci ho potuto giocare nel 1990?
Anche solo per perdere sempre e sentire quel finale.
Anf...

Comunque. A tutti i pazzi che hanno pensato: "Cosa darei per poterci giocare" dico solo:
ecco il link dove poterlo scaricare.

I nerd non sono quello che sembrano.
Sono molto, molto, molto peggio.

martedì 2 ottobre 2012

Alla ricerca dell'altro Nemo


Quello che la nostra distribuzione ha colpevolmente snobbato.
Il Mr Nobody per antonomasia ed eccellenza.

Perché recuperare una chicca del genere in lingua originale può essere un doveroso e piacevole privilegio per qualsivoglia internauta, ma precluderne ancora la visione al grande pubblico di cinema e tv sembra solo l'effetto di una trascurata e progressiva miopia.

E poi dicono che il crimine è il download.
Se.

martedì 21 agosto 2012

Capitolato


E così.
È passato più di un mese da quando ti ho lasciata, ma non ho mai versato una lacrima. Non perché io sia così forte come credi. E’ che proprio non mi manchi. Per nulla.
Anzi.

Eppure…

Ti avevo raccontato i miei sogni e tu mi hai riso sguaiatamente in faccia. Avevo confidato in te e tu mi hai trattato come una cartomante televisiva che si prende gioco di casalinghe disperate e superstiziose. Stavo cercando di abituarmi al tuo carattere scontroso, nevrotico e pressappochista perché credevo ci fosse anche del buono in te. Ma tu mi hai spinto sempre più lontano, come un corpo che rigetta un fegato trapiantato dopo qualche anno di nauseante convivenza forzata.

Ti ho dato quasi tutto. Tu, invece, non mi hai dato quasi nulla.

Tutta quella retorica dell’addio e dell’abbandono che si confà a fattispecie simili a questa, al momento mi suscita solo un sorriso beffardo e insofferente. Dovrei mostrare commozione, nostalgia, affetto. Abbracciare virtualmente gli amici che ho lasciato e rassicurarli che è comunque valsa la pena, anche solo per loro. Ponderare costi e benefici e, infine, proclamare la schiacciante superiorità dei secondi sui primi, a ragion ve(n)duta.

E invece no.
Manco per il cazzo.

Ti chiamano eterna, giusto?
Beh, allora
PIANGI, ROMA.
Piangi in eterno.

Senza rancore, eh.


venerdì 11 maggio 2012

Auguri


Che poi uno dice ma è normale, le mamme sono tutte così, devono vantare i figli davanti agli altri, è nella loro natura. E tu lì a spiegare che ti dà fastidio, che non è vero che sei così bravo, che tutto è esagerato, che poi rischi di farti odiare. Ma lì per lì non ti rendi davvero conto del perchè. E' solo quando sei grande che lo capisci appieno. Le mamme passano anni a creare aspettative enormi su di te quando sei piccolo, sia dentro che (soprattutto) fuori la tua famiglia. Ma poi arriva il momento di mantenere le promesse. Come un giovane musicista al terzo album. Che tanto, essere bravo a scuola non è poi una gran cosa. E' quello su quello che farai dopo che tutti hanno gli occhi puntati.

Così, tutt'a un tratto, si crepa lo specchio.
Il silenzio si espande. L'elefante cresce. 
Tutti i tuoi amici, non solo i più brillanti, ma tutti, sono a due o più passi avanti a te. 
Le loro mamme magari non li vantavano come la tua. Forse non ne avevano proprio motivo. O erano solo più distratte. O magari molto preoccupate. Eppure adesso guardano i loro figli e le loro figlie con orgoglio, ripetendosi che non avevano dubbi. Magari qualche riserva si, ma dubbi mai. E beati loro. I figli. Che da quell'orgoglio si rafforzano e si riscaldano.

Visto? Te lo dicevo io, che non era il caso. Mai fare promesse che non puoi mantenere. Come quella che sarei diventato importante. O che avresti organizzato per filo e per segno il mio matrimonio. O che saresti piombata nella mia futura casa senza invito ogni volta che volevi perchè ci sarebbe stata una stanza degli ospiti solo per te. O che mi avresti dato sempre del filo da torcere viziando e ingrassando i miei bambini e litigando con l'altra nonna per monopolizzare il tempo da passare con loro.

Su alcune cose ti sbagliavi, o ti sbaglierai. Su altre, ahimè, non ti avevo creduto. Un po' mi solleva che tu non abbia fatto in tempo a scoprire su cosa avessi ragione: sarebbe stato più penoso vedere il tuo sconforto che immaginarlo soltanto. Ma ciò che mi rattrista davvero è che tu non sia riuscita a conoscere lei. Ma tanto.

Che dire.
Non so come andrà. Davvero.
E poi dovresti essere tu a dirmelo, mi pare.
Ogni tanto controllo, con il mio fil di ferro circolare, se Melancholia riempie minacciosa il cerchio o se si rimpicciolisce beffarda. Ma anche se una notte vinco la battaglia, non vi è certezza che la fatale collisione gravitazionale sia scampata l'indomani.

Intanto, per quello che posso, ti faccio tanti auguri.
Per la prima volta, da quando non ci sei.
E non ti lamentare se lo faccio con più di un giorno in anticipo.

Domani sera, magari, non ne avrei avuto la forza.


venerdì 20 aprile 2012

Questioni di etichetta


Che strano.

Uno passa una vita a cercare di descrivere il proprio genere narrativo preferito, tra palpebre che ti mettono a fuoco come stessi descrivendo l'interno di un'astronave bajoriana e sopracciglia issate con bocca a mezzaluna in segno di totale incomprensione,  e poi scopri solo alla soglia dei trent'anni che non eri pazzo o sofisticato: semplicemente una definizione universale per quella categoria ancora non era stata codificata.

Adesso però posso dirlo. All'inizio le reazioni stupite o spiazzate ci saranno ugualmente perchè i tempi non sono ancora maturi. Però almeno se qualcuno mi rifarà quella domanda, saprò cosa rispondere:
il mio genere preferito è lo
slice of life.

Oh.
Che soddisfazione.

mercoledì 14 marzo 2012

Bill Plympton in Rome


Ogni tanto questa tronfia e caciarona Capitale offre qualche sorpresa di reale interesse.

Nell'edizione 2012 del Cortoons Festival - che inizierà oggi al Teatro Palladium di Roma -, la star del programma è nientemeno che Bill Plympton.

A chi non sapesse chi è, lascio la curiosità della scoperta internettara. A chi fosse interessato ad incontrarlo, invece, ricordo che la giornata della masterclass è prevista per sabato. Negli altri giorni sono comunque previste proiezioni tratte dalla sua vasta e surreale "cortografia".

Vorrei tanto avere un dvd originale da fargli autografare, ma tanto il problema non si pone. Non ho il dvd e non sarò nemmeno a Roma, quando lui sarà qui a 500 metri da me.

La solita fortuna dei Doe.

venerdì 13 gennaio 2012

Harry Ratter


Poteva benissimo chiamarsi così, questa nuova parodia di Ortolani.
E invece il titolo è assai più pecoreccio: Il grande Magazzi e il Principe MezzoRospo.
L'inizio di una trilogia, ad essere precisi. In pieno Leo-style.

Ho letto il primo numero. Succulentissimo.
E per chi ha amato la saga del maghetto, di certo sarà una lettura assai più gustosa.


Tutti i maghi sono gelosi dei propri trucchi. Soprattutto del rossetto

(mi scuso per la bassa qualità dell'immagine, ma il mio nuovo cellulare ha una fotocamera del Todis).