Punto 1)
Non dedicare tempo a sterili disquisizioni algebriche sul Punto in cui inizi effettivamente il nuovo decennio. La risposta giusta l'avevi già scoperta, difesa e discussa in fastosi simposi accademici alla vigilia del 2000. Ricordi? Nulla è cambiato, teoricamente parlando. O quasi.
Punto 2)
Impara a dire di NO e a vivere un pò meglio. E se hai bisogno di un Punto di partenza o di un prezioso supporto teorico, la risposta è sempre il link a questo libro. Io l'ho letto, e posso dire che qualcosa in me è cambiato. Come direbbe il filosofo Zalone di Elea (detto anche Checco), sarei un ipocrita se dico il viceversa.
Punto 3)
Smetti di lottare con la tua riga al centro: non PUOI vincere. O ti cresci i capelli al Punto giusto, cioè quel tanto che basta per non avere opzioni professionali alternative alla rockstar e al guru, o spera di (e impegnati a) perderli il prima possibile.
Punto 4)
Non è che tuo padre non apprezzi o non capisca quello che hai studiato, che stai diventando o che vuoi diventare. Ok, magari un pò si, ma come dargli torto? Il Punto è un altro. Quello che davvero lui non riesce a lungimirare è se, con quelle cose, riuscirai in qualche modo anche a camparci. E tu, di certo, non fai nulla per rassicurarlo se continui a mugugnare quando ti richiede ciclicamente i possibili sbocchi del tuo percorso. E se ancora non ne hai la minima idea manco tu, inventa! Ma insomma, te lo devo dire io?
Punto 5)
Neanch'io sono scaramantico, credimi. Ma se sei in tempo, per quest'anno fa come me: dì ai tuoi amici e parenti che, se proprio devono farti gli auguri per l'anno nuovo, almeno stavolta ti augurino semplicemente un
2010 DI MERDA. Punto.
Magari così funziona...
Magari così funziona...
Comunque, in alternativa, ci sono sempre la radiosveglia e lo zainetto viola.
Coi punti, intendo.
Coi punti, intendo.