venerdì 20 aprile 2012

Questioni di etichetta


Che strano.

Uno passa una vita a cercare di descrivere il proprio genere narrativo preferito, tra palpebre che ti mettono a fuoco come stessi descrivendo l'interno di un'astronave bajoriana e sopracciglia issate con bocca a mezzaluna in segno di totale incomprensione,  e poi scopri solo alla soglia dei trent'anni che non eri pazzo o sofisticato: semplicemente una definizione universale per quella categoria ancora non era stata codificata.

Adesso però posso dirlo. All'inizio le reazioni stupite o spiazzate ci saranno ugualmente perchè i tempi non sono ancora maturi. Però almeno se qualcuno mi rifarà quella domanda, saprò cosa rispondere:
il mio genere preferito è lo
slice of life.

Oh.
Che soddisfazione.