sabato 29 gennaio 2011

Autoforum sulla nuova voce del Dr House


RAGA MA VOI KE NE PENSATE DELLA NUOVA VOCE DEL DR HOUSE?

freddy: nun se po sentiiiii!!!
sheldon89: prima aveva una personalità ora sembra proprio un altro telefilm
DarKReign: A me non dispiace. E poi parliamo della voce ufficiale di John Malkovich, mica pizza e fichi...
freddy: bbona la pizza coi fichi! e cmq il dr house nn è J.Mlkvc, scusa.
annarita_free: noooo io ci sono rimasta troppo maleeee! ma perchè l'hanno cambiata? era tanto bravo quello di prima! speriamo che ci ripensino... ç_°
BitMaster: Mah, io spero proprio di no, sennò saremmo in un film di Romero...
freddy: chiiiiiii???
sheldon89: Ma pure il personaggio è cambiato... Forse la voce è cambiata proprio nel momento in cui c'è stata una svolta nel telefilm... Boh...
gargamella92: Ciao a tutti. Si, anche io sono rimasto deluso, ma tanto ormai il mitico House me lo guardo in streaming coi sottotitoli appena esce. Anche se fosse rimasta la voce di prima non me ne fregherebbe più niente...
annarita_free: vabbè scusa k vuol dire qua stiamo parlando della voce nuova rispetto a quella vecchia. se sei venuto qui solo per fare polemica puoi anche andartene subito!!!
freddy: sò daccordo con annarita... a gagamella, se 6 qui giusto pe cacà er cazzo te ne poi pure annà...
DarKReign: Ragazzi, su, non litighiamo. Del resto siamo tutti qui per scambiarci opinioni su una serie che amiamo tutti, no? Che bisogno c'è di alzare i toni in questo modo?
annarita_free: a ma nn mi sembra propio di aver alzato i toni, al massimo è gargamella922 che ha è venuto qui per fare lo sborone che tanto non gliene frega niente, scusa. e poi questo è un FORUM, quindi un luogo pubblico, e dico quello che mi pare!
freddy: e dajee annariiiii!!!
giancarlooddi:
dio mio, che branco di sfigati.. perchè non vi riunite e non fate un suicidio di gruppo?
sheldon89: Al di là della polemica in corso, credo però che se facciamo passare un pò di tempo cominceremo ad abituarci alla nuova voce.. O forse no, chi lo sa.. Voi che ne pensate?
giancarlooddi: Io penso che sei ancora vivo, e questo non va bene.
DarKReign: Ragazziiiii... Su, dai....
annarita_free: guardate io sono schifata, siete tutti un branco di segaioli attaccabighe. andate a cagareee!
freddy: sono daccordo. un conto è cojonà, un conto e offendere. mica stamo a fa una gara qui. brava annarita, te l'appoggio in pieno!
gargamella92: Azz! Manco il tempo di farmi una doccia e le cose sono degenerate in questo modo... Comunque no comment. Credo che la tristezza di queste reazioni si commentino da sole. E senza sottotitoli.
annarita_free: che centrano i sottotitoli, mò? tu sei solo un cafone assieme a quell'altro. e nn ci credo ke ti sei fatto la doccia.
giancarlooddi: Signore, ti ringrazio per tutto questo.
BitMaster: Allora? Nessuno ha capito la battuta su Romero...? :p
sheldon89: Raga che voi sappiate si possono linkare i filmati sul Forum?
giancarlooddi: E tu che ci fai ancora lì? Guarda che i tuoi amici sono già in cima alla collina! Se corri li raggiungi. Dai, su.

venerdì 21 gennaio 2011

Al mio segnale...


E vabbè,
riproviamo.
Questa volta per bene, però.
Chissà...

giovedì 13 gennaio 2011

E' un po' come vivere nel dopoguerra senza aver vissuto la guerra.


Mi spiego?

Tutto quello che hai fatto, le cose che hai studiato, quello a cui eri abituato, ciò che speravi di fare o di diventare, è come se non avessero più senso.
Avevi immaginato un percorso che ti avrebbe garantito uno stile di vita che fosse almeno (almeno) pari a quello della tua famiglia. Hai quasi ripudiato la tua terra di origine perchè gretta, chiusa e senza prospettive, preferendole lidi più esotici e metropolitani dove formarti e - magari - un domani lavorare. Hai imparato a pensare che il naturale iter scolastico oramai dovesse sfociare nell'Università, perchè lo studio è la cosa più importante ed è ciò che rende davvero liberi.

Poi ti rendi conto che il mondo è capovolto. Che la gente paga per lavorare. Che gli aiuti statali vanno alle scuole private e non a quelle pubbliche. Che la cultura è diventata il germe dell'inoccupazione. Che la satira sulla crisi è solo un sabotaggio comunista. Che devi epurare il curriculum e parafrasare i tuoi titoli, perchè la diffidenza verso i laureati cresce sempre di più.

Bisogna improvvisare. Resettare tutto ciò che si è avuto o imparato e reinventarsi qualcos'altro con nuovi mezzi di (e molta) fortuna. Buttare mestieri e lauree precedenti nel pitale. Rinunciare all'idea di poter coprire gli anni difficili con contributi che non puoi versare. Imparare ad amare uno Stato che ti ha offerto servizi scadenti e un'educazione impervia e che poi, quando gli dici che forse te ne devi andare, non ti guarda neanche negli occhi e sussurra "fa come vuoi" continuando a lavare i piatti. Come con un figlio adottivo che non è stato mai amato davvero.

E tutto questo, con la beffarda consapevolezza che la tua generazione sarà stata più povera sia di quella precedente che di quella che le seguirà.
Ecco
tutto.

Continueremo ad affittare appartamentini in periferia (forse stanze), inviare CV e tentare concorsi che pubblicano i risultati degli scritti due ore dopo la fine della prova.
Chissà, prima o poi.
Prima o Poi, però. O l'uno o l'altro.

E come dice Servillo, "nel migliore dei casi fai una vita tranquilla".
Ma nel migliore.

domenica 9 gennaio 2011

American epiphany


Quando andai a vedere American Beauty, nel 1999, non sapevo assolutamente nulla. Ero poco appassionato di film d'"autore". Mi era stato sempre insegnato che andare al cinema poteva valere la pena soltanto per le americanate con centinaia di effetti speciali. Erano solo 2 o 3 anni che mi ero concesso di andarci per cose più dozzinali come cartoni animati, commedie, horror o addirittura film indipendenti. Ero poco informato su ciò che usciva in sala, non collegavo quasi mai i titoli ai registi - a parte con Spielberg - e mi ritenevo vagamente anche un detrattore del mezzo cinematografico.
Ma soprattutto, quando andai a vedere American Beauty non sapevo assolutamente nulla di American Beauty.
Non sapevo che attori ci fossero, di cosa parlasse, chi fosse il regista. E dalla locandina e dal titolo, temevo fosse "solo" una commedia, e già stavo rimpiangendo la spesa del biglietto.

Quando uscii dalla sala, qualcosa in me era cambiato.
Non che non avessi visto - e rivisto - dei film più belli, nella mia vita. Ma non era mai successo di aver provato una tale soddisfazione inaspettata per essere andato al cinema a scatola chiusa. Tanto è frustrante un'esperienza pagata che delude quanto è sovraccaricata un'epifania raggiunta con impiego di tempo e denaro.
E fu quel giorno, senza dubbio, che io diventai un cinefilo. Anche se ancora non potevo saperlo.

Eppure, se non vi fossi stato trascinato, quel giorno, io al cinema non sarei mai andato a vedere un film dal titolo American Beauty.

Perchè questa premessa?
Beh.
Mi piace pensare che da qualche parte, in questo paese, in un contesto mediatico di 10 anni più vecchio eppure infinitamente più giovane, ci siano dei piccoli Giangidoe che avranno aggirato lo stesso scoglio guardando - forse loro malgrado - American Life.
Magari, se non trascinati al cinema, incollati svogliatamente alla poltrona da qualcuno per vederlo in streaming o scaricato.
Sovraccarico epifanico a parte.

martedì 4 gennaio 2011

"Forse volevo soltanto provare"


Beh, che dire?
Non so se è un nuovo inizio o semplicemente un rigurgito nostalgico.
So solo che ero sicuro che il mio primo post dopo tanto tempo doveva essere per segnalare la mia ultima ossessione musicale.
Un complesso indie-rock che in pochi mesi è diventato uno dei miei gruppi preferiti:
I MINISTRI.

Qui sotto ci sono cinque canzoni con relativo testo.
E meritano tutte un ascolto attento e ripetuto.

Detto questo, buon anno a tutti.
Se possibile.



TEMPI BUI



Veramente vivo in tempi bui
E non è per rovinarti il pranzo
Che ti dico arriva la marea
E tu la scambi per entusiasmo
Veramente vivo in tempi bui
E non ho nulla di cui preoccuparmi
Perchè sono diventato buio anch'io
Ma di notte sono uguale agli altri

E mi cambierò nome
Ora che i nomi non valgono niente
Non funzionano più
Da quando non funziona più la gente
Mi cambierò nome
Ora che i nomi non cambiano niente
Non funzionano più
Da quando non funziona più la gente

I tedeschi sono andati via
Come faremo ora a liberarci?
Non possiamo neanche uccidere il re
Perchè si dice siamo noi i bersagli
Veramente vivo in tempi bui
Riuscivi solo a chiedermi per quanto
E ora son diventato buio anch'io
Che cos'hai tu da brillare tanto

E mi cambierò nome
Per passar le dogane e gli inverni
Andrò sempre più giù
Dove non serve tenere gli occhi aperti

E mi cambierò nome
Ora che i nomi non valgono niente
Non funzionano più
Da quando non funziona più la gente
E mi cambierò nome
Ora che i nomi non cambiano niente
Non funzionano più
Da quando non funziona più la gente

E mi cambierò nome
E mi cambierò nome
E mi cambierò nome
E mi cambierò nome



IL BEL CANTO


Che cosa stavo aspettando
Quando mi è crollato il letto?
Chedilo pure a mio figlio
Lui viene dopo di tutto.
Che cosa stavi comprando
Quando si è richiuso il cielo?
Quando volevi abbracciarmi
E hai rovesciato il veleno..

Ed è come se
Non avessi mai
Deciso niente

Ed è come se
Non avessi mai
Deciso niente

Che cosa stavo ascoltando
Quando è tornato il bel canto?
Quando mi hai chiesto Battisti
Io da quell\'orecchio non sento...
Che cosa stiamo aspettando
Altri diritti del luogo?
Tu hai già venduto le braccia
E sta finendo l\'azoto

Hanno dovuto bendarmi perchè vedessi un pò meglio
Hanno dovuto drogarmi per farmi rimaner sveglio
Hanno dovuto legarmi perché godessi più in fretta
Mi han tolto pure le armi e mi hanno affittato una cuccia
Hanno dovuto pregarmi perché continuassi a bere
Hanno dovuto cullarmi per non farmi vomitare
Hanno dovuto sudare per prendermi le misure
Ora mi vestono loro ed io posso tornare a cucire

Ed è come se
Non avessi mai
Deciso niente

Ed è come se
Non avessi mai
Deciso niente

Ed è come se
Non avessi mai
Deciso niente

Ed è come se
Non avessi mai
Deciso niente

Ho aperto troppe finestre
E non so da quale buttarmi
Voglio un nemico fidato
Voglio guardarlo negli occhi
Ci meritiamo le stragi altro che ALberto Sordi
Fatemi uscire di casa
Solo per costituirmi

Hanno dovuto bendarmi perchè vedessi un pò meglio
Hanno dovuto drogarmi per farmi rimaner sveglio
Hanno dovuto sudare per prendermi le misure
Ora mi vestono loro ed io posso tornare a cucire



GLI ALBERI


Anche questa volta mi dovrei difendere
Dagli sguardi della gente
Perchè non ha più senso sentirsi diversi o
Provare ad assomigliare a tutti
Le colpe sono colpi da schivare
Mentre giù nella trincea non sai nemmeno chi puntare

Da quanto tempo ormai sappiamo che non fa per noi
Chissà che fine farà
La nostra città
Chissà che fine farà

Noi saliremo sopra gli alberi
E sputeremo in testa a chi si avvicinerà
E guarderemo da lontano le guerre
Che incendieranno la nostra città

Noi saliremo sopra gli alberi
Ma così in alto che nessuno se ne accorgerà
E guarderemo da lontanto il cielo cadere
Sulla nostra città

E anche questa volta ci dovremo arrendere
Ai discorsi dlla gente
Lanciamo come bombe i nostri cuori all'orizzonte
Per tenerci lontano dagli scontri
Ma tanto c'è ne è sempre uno di troppo
Che ci sveglia la mattina e ci addormenta la sera

Da quanto tempo ormai sappiamo che non fa per noi
Chissà che fine farà
La nostra città
Chissà che fine farà

Noi saliremo sopra gli alberi
E sputeremo in testa a chi si avvicinerà
E guarderemo da lontano le guerre
Che incendieranno la nostra città

Noi saliremo sopra gli alberi
Ma così in alto che nessuno se ne accorgerà
E guarderemo da lontanto il cielo cadere
Sulla nostra città

Noi getteremo le divise a terra
E brucieremo la bandiera bianca
E guarderemo da lontano le guerre
Che incendieranno la nostra città

Noi saliremo sopra gli alberi
Ma così in alto che nessuno se ne accorgerà
E guarderemo da lontano le guerre
Che incendieranno la nostra città



MANGIO LA TERRA


Nelle nuvole
vedevano tutto
le cose perdute
le automobili appena comprate
ed io capivo soltanto
che non erano nostre
e che da vicino non erano bianche

prendilo in braccio
fallo girare
deve prendere aria
non c'è bisogno di farlo curare
non l'ha più fatto non l'ha più fatto
forse voleva soltanto provare
non era vero
a me piaceva e mi nascondevo
per non farvi star male
e ancora oggi
quando tu manchi
io mangio la terra
io mangio la terra

e mi vedevi giocare in cortile
credevi che fosse tutto normale
ma io le cose non le voglio solo capire
io le cose le voglio mangiare
e nel mio stomaco entrava di tutto
le vostre sfuriate
la carta per fare i regali

prendilo in braccio
fallo girare
deve prendere aria
non c'è bisogno di farlo curare
non l'ha più fatto non l'ha più fatto
forse voleva soltanto provare
non era vero
a me piaceva
e mi nascondevo per non farvi star male
e ancora oggi quando tu manchi
quando tu manchi
io mangio la terra
io mangio la terra

prendimi in braccio
fammi girare
devo prendere aria
non c'è bisogno di farmi curare
non l'ho più fatto non l'ho più fatto
forse volevo soltanto provare



ABITUARSI ALLA FINE


Se non ci credi più
se dormi e sei più stanco

se oggi è già domani e non è successo niente

se l'hai capito già
e poi non riesci a dirlo

che i nostri sogni sono più tristi uno dell'altro
va tutto bene
va tutto bene
ci siamo solo persi di vista

va tutto bene
va tutto bene
ci vuole tempo per ricominciare

per abituarsi alla fine
per abituarsi alla fine


se guardi un po' più in là
dove non sei gradito

e scopri che qualcuno lascia impronte indisturbato
e sposta i mobili
con una mano in tasca

nemmeno sa che tu non c'eri mai riuscito
è tutto vero
è tutto vero
ci siamo solo persi di vista

è tutto vero
è tutto vero
ci vuole tempo per ricominciare

per abituarsi alla fine
per abituarsi alla fine


queste sono le foto
dei tuoi polmoni tra 10 anni

tra 10 anni avrò nuovi polmoni
e tutto il tempo per risporcarli

tutte le madri che di notte
sostituiscono i pesci

lasciano noi lì a galleggiare
a cercare un modo per andare a fondo

quando mi sveglio e non mi ricordo
cos'è successo negli ultimi anni

cos'è successo negli ultimi anni?
sono le piante a togliermi l'aria

io sono nato da qualche mese
conto di vivere per qualche mese

c'è solo un modo per vedere oltre
pianificare la propria morte

ed è fare debiti
è fare debiti
è fare debiti
è fare debiti

e fare debiti
e fare debiti
e fare debiti
e fare debiti

ci vuole tempo per ricominciare
per abituarsi alla fine
per abituarsi alla fine
per abituarsi alla fine
per abituarsi alla fine