giovedì 25 giugno 2009

Cuccuruccucù, Palomba...


Ho scoperto Johnny Palomba grazie ai suoi contributi su FilmTv (in realtà, una delle poche cose da me gradite della nuova gestione), e sempre lì sono venuto a conoscenza del saggio Tuttopalomba, che contiene il meglio delle sue - nell'ambiente - note "recinzioni".
E per creare un'ideale continuità semantica con il post precedente, mi permetto di riportare gli incipit di un paio di esse. Giusto per chiarire di cosa stiamo parlando...


AIRONMEN

chenfatti a aironmen cestà uregazzetto che cià tipo nafabbrica depistole fucili miccette tricchetracche e castagnole chepperò ancerto punto sepenza: basta lagguera è nacosa teribbile dimolo nunè peggnente giusta bisogna finilla decostruì ste teribbili armi che semineno morte eddistruzzione bisogna finilla subbito anche perché ammé chemmefrega già mesò aricchito allora infatti storegazzetto semette dù pentole intesta eddice io sò lomodacciaio inox anodizatoenossidabbile sò naspecie de infisso umano che combatte contro lagguera! [...]


CHIRBILLVOLUMEDDUE

che infatti allora doveravamio rimasti? che infatti cestava napischella bionna incazzosa che iaveveno fatto cabbrio ermatrimogno cottutti linvitati allora infatti lei naaprima puntata spanza tutti envece naaseconna umpò laspanzano allei che infatti ancerto punto la piiano e lamettono sottotera arverano mallei sencazza erriesce auscì lostesso che infatti sericordava de esse incazzosa perché infatti era annata allezzione de incazzosità danvecchio cinese che iaveva imparato affà a stecche e soprattutto a usà ercric enfatti lei sencazza conantra bionna che ie dice eddai stavo ascherzà mannunpoi chiude unocchio? [...]


Certo, per chi è completamente estraneo alla cultura ed all'idioma romaneschi, queste analisi critiche potrebbero apparire di difficile gradimento o presa. Ma persino io, che non mi sento romano neanche un pò per adozione - nonostante ormai stia per arrivare al primo lustro del mio domicilio capitolino -, non riesco a resistere all'ingenua schiettezza di queste "recinzioni". Che già nella loro etichetta , svelano il paradosso reale dell'arte cui anelano di appartenere (e cui in effetti appartengono a pieno diritto), smantellandolo nella maniera più costruttiva possibile.


11 commenti:

Arcureo ha detto...

Sai chi mi ricorda? Lorenzo, il personaggio di Corrado Guzzanti! ^___^

Giangidoe ha detto...

E' vero!
Diciamo solo che, per quanto possibile, Johnny Palomba sembra avere una veste un pò più "accademica".
Ed è per questo che "me fa tajare dae risate"!

stefania ha detto...

pensavo lo conoscessi anche grazie all'interpretazione di Valerio Mastandrea http://www.youtube.com/watch?v=ThKj12CEqj8 ..
:)

peppermind ha detto...

Rido molto... molto gustoso.

Giangidoe ha detto...

E se vai sul blog del link, riderai ancora di più. Fidati.

flo ha detto...

Simpatico! Comunque anche un blogger di mia conoscenza usa un linguaggio simile ma meno romanesco :P

Giangidoe ha detto...

Davvero? Chi? Chi? Chi?

Giorgio Salati ha detto...

Mitico! L'ho sentito una volta in radio e fa ghignare! Per iscritto non è divertente come a sentirlo recitare le "recinzioni".

Ma soprattutto sono curioso di sapere chi è...

Giangidoe ha detto...

@ Stefania:
Ho visto solo ora il tuo commento (ed il tuo link)!
Mi sto facendo un sacco di risate!
Peccato aver scoperto questo lato di Mastrandrea così tardi.
Io si può dire che ho cominciato ad apprezzarlo davvero solo nell'ultimo anno.
Se avessi visto anche io la trasmissione della Dandini...

@ Giorgio:
Ah, "questo lo ignoro"...
PS: che ne pensi della proposta lanciata da peppermind nel post precedente? ;)

Anonimo ha detto...

pé lennedìsima vorta me tocca dì che nunsò mastandrea... eppoi violevo capì se firmtivvù cià le cose mie?

johnny.palomba@fandango.it

Giangidoe ha detto...

Si, lo so che non sei Mastrandrea.
No, su Filmtv -nuova gestione- non ho letto delle recizioni ma alcuni tuoi articoli/pezzi e, qualche tempo fa, anche la recensione a TUTTOPALOMBA, che mi ha fatto capire precisamente de che stavamo a parla'.

Na volta namico mio me comprò na rivista de cinema, ma cinema sencazzò e lo corcò de brutto.