
Posso dire con un certo orgoglio di essere uno dei primi, fra i miei amici, ad aver apprezzato la sua interpretazione vocale.
Amavo la sua voce quando ancora non era famoso al grande pubblico.

Poi è arrivata la ricononoscibilità su una scala più vasta,

e, nella metà dei 90, il vero e proprio primo colpo grosso (che lo ha fatto adorare dall'80% delle teenager italiane)

Molti lo riconoscono soprattutto per le interpretazioni più scanzonate legate ad icone più meramente pop del cinema d'animazione,

oppure solo del cinema...


o solo dell'animazione.


Io personalmente lo ricollego indelebilmente soprattutto all'immaginario seriale,
da quello meno recente,


fino ai miti intramontabili che devono molto anche al suo contributo.

TUTTAVIA,
come si dice dalle mie parti,
"il troppo stroppia".
E il continuo abuso del suo talento, tuttavia ormai riconoscibile ed applicato in maniera capillare e finanche improbabile,

per ruoli e personaggi talvolta anche troppo simili e confondibili tra loro,


acuisce ancor di più quel senso di incipiente,
montante e ormai -dalla saturazione-
quasi giustificato

contrariato disappunto.