lunedì 25 agosto 2008

Esopo delirium




Qualche mese fa, è uscito in fumetteria un volume decisamente inaspettato. Si tratta una raccolta di strisce prese dalla serie originale Ox Tales, che ha dato origine nell'87 alla serie animata qui in Italia nota come FANTAZOO.
Come dice Wikipedia, "le storie di Fantazoo ruotano attorno alle buffe e surreali vicende quotidiane di Alvaro, un bue gestore di una fattoria affollata da animali di ogni specie, vestito con una tutona rossa e con gli zoccoli di legno ai piedi, ed affiancato dalla sua migliore amica, la tartaruga Camilla. Nel doppiaggio italiano, per caratterizzare meglio i due protagonisti del cartone, Alvaro parla in romanesco mentre Camilla si esprime in dialetto toscano". Ed è proprio quest'ultimo curioso adattamento che ha reso il cartone abbastanza popolare in patria (per lo meno, ai nati fra fine anni 70 e inizi anni 80).
Ora, di questo cartone, ciò che io personalmente amavo di più erano proprio le scenette surreali (a volte al limite del violento, ma un violento pur sempre pupazzesco ed anemico) che riguardavano le trasformazioni e le ridicolizzazioni grafiche dei singoli animali o delle loro caratteristiche peculiari. E proprio questo elemento, con la brevità della struttura a striscia e senza il peso di dialoghi in qualsivoglia dialetto, è alla base del fumetto originale: il cane col giornale in bocca che, invece di consegnarlo al padrone, si siede comodamente e lo legge spianandolo; il ghepardo sotto una pioggia che, sciogliendogli le macchie nere che colando si allungano, lo trasforma esteticamente in una tigre; la tartaruga lenta e affaticata che, sbarazzandosi di improbabili mobili dal guscio (divano, lampade) torna ad essere agile e veloce.
Sono idee semplici, per lo più surreali, spesso anche un pò "pesanti" e cattive come solo l'immaginazione più vivida e giocosa riesce ad essere.
Insomma, che dire... Mi ero preparato ad un tuffo nostalgico, e invece ho ritrovato la dimensione ideale di quei personaggi buffi che -senza audio e senza l'affanno di episodi troppo lunghi- già da 25 anni impazzano sui giornali di tutto il mondo (nonchè in vari volumi dedicati).
A proposito di questo, mi chiedo: poichè questo primo volume (ecco un link con altre gag ed una recensione dello stesso) raccoglie delle strisce datate 2006 mentre la serie è iniziata negli anni 80, mi chiedo se mai pubblicheranno -in volumi magari più corposi ma non troppo costosi- le annate precedenti.
Cosa molto improbabile, del resto, visto che già per una ristampa cronologica e integrale dei PEANUTS sono dovuti passare quasi 60 anni.

7 commenti:

Signor Ponza ha detto...

Il mondo dei fumetti è quasi uno sconosciuto per me. L'unico che abbia mai letto è Topolino.

Giangidoe ha detto...

Posso permettermi, amichevolmente e da amante di telefilm e cinema (come te), di dirti:
"MALE - MALE - MALE!!" ?

E, sempre affettuosamente, su questo tema rimando al post "RISPOSTE E BOTTE".

isline ha detto...

Le strisce sono meravigliose, surreali e un po' cattive strappano spesso delle risate. Ho letto la raccolta tutta d'un fiato e spero ce ne siano altre, anche se per quello che è il mercato in Italia ho i miei dubbi!

Giangidoe ha detto...

Come non concordare con te, cara isline?
Comunque è già in circolazione (e già difficilissimo da recuperare) un secondo volume.
Un buon segno, comunque...

isline ha detto...

mi permetto di consigliare questo link con la storia completa della nascita delle strisce.
http://blogcomicstrip.blogspot.com/2008/04/boes-di-thijs-wilms-e-wil-raymakers.html

Giangidoe ha detto...

Ottima segnalazione.
Tra l'altro, anche il blog sembra molto interessante e dettagliato. Considerando poi che si occupa di una forma di fumetto così poco pubblicizzata come le strisce, ancor meglio.
Ad ogni modo, la storia completa della nascita delle strisce di BOES -e dei suoi autori- la si può trovare anche nell'introduzione al volume.
Per chi volesse comprarlo, ovvio.. :)

Franca ha detto...

Di questo qualcosa mi ricordo e non era male...