Sintetizzato, peraltro, da due foto.
La prima, scattata allo zoo di Ueno.
Che poi, giusto per infierire, nel cassonetto "combustible" ci ho sempre visto quasi solo carta.
La seconda, scattata a Kyoto.
Che già di per sè questo servizio ha un nome inquietante. Ma poi quel cognome lì, così "italiano" (come direbbe il buon Stanis LaRochelle), arricchisce il quadro di una nota ancor più grottesca.
9 commenti:
oddio.. perchè la prima non l'ho capita?!? mi sento spaesata.. o sei tu che ormai salti passi importanti per chi non è immerso nella sollevante cultura?
condivido l'opinione di tuiti ..
Non so, mi sembrava inquietante che i bidoni della raccolta differenziata prevedessero anche l'inserimento di "animali domestici" accanto ai bidoni della solita roba (combustibile e non)...
Sono proprio matti questi giapponesi!??! :-D
Beh, vedi che la carta brucia che è un piacere! :)
Eh si, sono strani questi giapponesi...
@ chit e Franca:
Beh, questo si sapeva già. Ma vederlo di persona è tutta un'altra cosa!
@ ene:
Già. Vuoi mettere lo spettacolo della carta che brucia, piuttosto del monotono, grigio e lungo procedimento che porterebbe al riciclo?
oh, stanis la rochelle.
che fico il bidone per la raccolta degli amici di zampa, ce n'è uno apposta anche per le cicche? e per le zanzare? e per la forfora?
No, anzi, qui ci sono ancora i vagoni treno per fumatori, e si può fumare in diversi ristoranti.
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