lunedì 27 luglio 2009

Spagna resoconto 4: Speciale Cinema


Dopo aver guardato, come prefissato, Harry potter y el prìncipo mestizo doppiato in spagnolo - la cui comprensione è stata abbastanza soddisfacente anche per la mia pregressa conoscenza del romanzo originale - mi ero ripromesso di vedere pure qualcosa di spagnolo spagnolo, per capire quale fosse il mio grado di comprensione della lingua reale. Quella colloquiale ed in presa diretta, e non la versione pulita e ben scandita del seppure ispanico doppiaggio.
La nostra giovane profesora del corso di spagnolo ci aveva segnalato, in tal senso, una sit-com spagnola molto quotata e divertente: tale AIDA (foto a destra). Dopo aver cominciato a guardare il primo episodio sul provvidenziale Youtube, avevo desistito. Anche se la comprensione del senso generale e di buona parte dei dialoghi non era del tutto scoraggiante, per un amante delle sfumature e dei giochi di parole come me la visione era decisamente prematura.
Non contento, mi sono informato sulle proposte cinematografiche della città, soprattutto quelle sottotitolate. Mi sono letteralmente brillati gli occhi quando ho scoperto che un film argentino appena approdato in sala - e che dal trailer sembrava molto carino -, UN NOVIO PARA MI MUJER (foto a sinistra), in un cinema veniva proiettato con i sottotitoli. Anche se non era specificata la lingua, dando per scontato che potessero essere alla peggio in inglese, oggi pomeriggio mi sono fiondato a vederlo.
Pago il biglietto, entro nella Sala 2, mi siedo, mi godo alcuni trailer (uno in particolare, ma poi ne parliamo), e attendo lo spegnimento delle luci e l'inizio del film. Primi secondi senza dialoghi. Dopodichè iniziano a parlare. E niente sottotitoli. Penso, vabbè, magari partono fra un pò, ma nulla. Cerco coraggiosamente di simulare disinvoltura e di godermi lo spettacolo concentrando al massimo le mie capacità traduttive, ma proprio non riesco a non contorcermi sulla poltrona: la protagonista parla troppo velocemente, e anche se capisco il senso generale mi sembra - come al solito - di star buttando via la visione. Al che mi alzo di scatto ed esco dalla sala (cosa che non avevo mai fatto prima d'ora), vado dai bigliettai a chiedere spiegazioni e loro mi rispondono candidamente che non è bene fidarsi di un sito qualunque per informarsi sugli spettacoli, e che loro i film sottotitolati ce li hanno, ma solo quando non sono GIA' in spagnolo, ovviamente. Non che la cosa non mi fosse sembrata strana, ma insomma, quel sito aveva anche la funzione di acquisto on-line del biglietto: come potevo non fidarmi?
Al che gli chiedo con l'aria da cane bastonato se posso andare a vedere un altro film che fanno lì, giapponese e sottotitolato per davvero, e che tra l'altro già volevo vedere da almeno una decina di giorni. Loro acconsentono, e così mi faccio un giro di un paio d'ore in attesa dell'inizio dello spettacolo successivo.

Il film nipponico in questione si chiama OKURIBITO
(in spagnolo DESPEDIDAS), ed è tra l'altro il vincitore dell'ultimo Oscar come miglior film in lingua straniera. Si tratta di un film davvero carino e dalla trama molto semplice: un musicista perde il lavoro a causa dello scioglimento della sua orchestra, e trova un'occupazione in una ditta di pompe funebri; all'inizio, per vergogna, dice alla moglie di aver trovato un nuovo lavoro in un'agenzia che organizza "eventi", ma poi la verità viene a galla e inizia una riflessione abbastanza delicata sul tabù della morte e sulla opportunità sociale di averci a che fare tutti i giorni.
Nonostante alcune melensaggini e allegorie un pò troppo prevedibili - nonchè un uso della musica un tantino ridondante - questa pellicola si è rivelata una bella sorpresa, e spero che anche in Italia possa avere un qualche tipo di visibilità.
E la cosa bella - almeno per me - è che, oltre ai preziosi e semplici sottotitoli, ho colto anche diverse frasi dell'originale giapponese.

Nell'intervallo fra la prima visione abortita e la seconda andata in porto, mi sono recato al fresco condizionato dell'arcinota ed onnipresente catena El Corte Inglès. Qui ho cominciato a scartabellare una cesta di dvd in offerta (4,95 €) in cerca di un'ispirazione, o meglio di un film che potesse valer la pena comprare per godersi in versione doppiata in spagnolo e vagliare (sempre quello è il fine) il livello di comprensione attuale. Ma perchè l'acquisto potesse essere decisivo, mi ero posto come improbabile condizione che ci fossero anche audio e sottotitoli italiani. Già l'altra volta avevo dato un'occhiata ai dvd più e meno recenti, e mi ero reso conto che le uniche edizioni che avevano l'audio italiano erano i film di Bud Spencer e di Montalbano.
Questa volta però mi sono concesso solo una possibilità: o la va o la spacca. O questo, o niente. Il colpo d'occhio è stato improvviso e spiazzante, e non poteva esserci un secondo candidato.
Ho preso in mano la mia scelta e ho guardato sul retro. E lì, mi si è aperto un incredulo sorriso alla Jocker. Ma tu pensa un pò, què suerte!
Ed ecco qui il mio acquisto. Spero che Tuiti possa apprezzare:


Per concludere, come accennato prima in parentesi, posso dire di aver visto un trailer molto interessante. Anzi, direi tranquillamente spettacolare. L'ho visto entrambe le volte che sono andato al cinema, ed entrambe le volte mi è venuta la pelle d'oca.
Resta solo da capire se lo vedrò qui o al mio ritorno:



7 commenti:

peppermind ha detto...

Mi punge curiosità per il film giappo.
Grazie per la segnalazione :)

tuiti ha detto...

accidenti.. per solidarietà lo guarderò anch'io in spagnolo nei prossimi giorni!!! :))
apprezzo, eccome..

Unknown ha detto...

"Nel paese delle creature selvagge" sembra fichissimo! grazie per la segnalazione e il trailer, avevo già (intra)visto qualcosa su coming soon proprio in questi giorni e mi avevano colpito tutti quegli attori col costume peloso. nell'era del 3D risulta incredibilmente e paradossalmente originale.
se lo vedi in spagnolo dicci qualcosa!

Giangidoe ha detto...

Se non ho capito male qua esce a Dicembre: credo che lo vedrò in patria.
Il problema è che questo trailer musicale mi piace già troppo così com'è, anche per la chiave di lettura che mi è sembrato di trarne, e non vorrei che la visione ne risultasse troppo viziata.
Potrebbe sembrare un problema comune, ma è la prima volta che mi succede con un trailer.
Altre volte, invece, quando il trailer è eccessivamente figo e furbetto, ho la quasi-certezza che il film non avrà al suo interno molte altre scene altrettabto fighe.
Il discorso trailer in effetti è abbastanza complesso e affascinante: è strano che non ci sia un saggio che ne analizzi la storia, l'evoluzione nonchè alcuni esempi particolarmente meritevoli...

peppermind ha detto...

C'è da dire che i due film precedenti di Jonze sono molto belli (io ho preferito Ladro di orchidee al più fmaoso essere gion malcovizz).
Quindi c'è da ben sperare.

Sapete di chi è la musica, molto fiqua?

Giangidoe ha detto...

Non ho ancora indagato, ma mentirei se non ammettessi che il montaggio con questa canzone ha contribuito per il 75% alla mia estasi per questo trailer....

Faust VIII ha detto...

Dicono che Okuribito abbia ben meritato l'oscar...Chissà quando lo vedremo in Italia...