mercoledì 25 febbraio 2009

Amore antiorario


In una -forse goffa- battuta sta tutta la profondità del risvolto della storia che mi premeva davvero approfondire e al quale il film dedica praticamente una metà del suo tempo, seppure con uno stile registico e narrativo decisamente lontani dalle corde che avrei voluto.
E, in effetti, anche (e forse più) nella scena -per me molto intensa- in cui si chiude silenziosamente, drammaticamente e prevedibilmente, l'improbabile storia d'amore.

Per conservare un buon ricordo di questo non eccelso film -o perlomeno della parte più adulta e metaforica della vicenda narrata- mi piacerebbe in futuro ricordare almeno la battuta, ma un pò fuori contesto, slegandola dalla prolissa linea temporale degli eventi nonchè dalle musiche ridondanti e melense di cui questi sono stati farciti:


Daisy: "Mi amerai ancora quando la mia pella sarà piena di rughe e grinze?"
Benjamin: "Mi amerai ancora quando avrò l'acne?"

7 commenti:

isline ha detto...

La frase era nel trailer e mi aveva fatto sorridere, ma credo che il film sia tutto sommato deludente!

Giangidoe ha detto...

Decisamente si. Almeno per quello che mi riguarda.
E gli ammiccamenti alla struttura e alla storia di Forrest Gump mi hanno anche indisposto parecchio...

Anonimo ha detto...

curioso che abbia pensato, nel momento in cui l'ho sentite, che queste domande reciproche, circa la persistenza dell'amore nonostante le difficoltà apportate dal tempo ad entrambi, potessero costituire isolatamente un trailer molto più incisivo ed onesto rispetto a quello invece distribuito, carico di suggerimenti errati ed istigatore di aspettative alt(r)e..
il problema del tempo (crossing lost and john doe) si ri/pone, carissimo giangidoe.. ma questa volta forse nel senso che si ritira nelle sue stanze..

ps: forrest gump, certamente.. ma come non sottolineare un ammiccamento più che grottesco alla mia adorata amelie?

Giangidoe ha detto...

A proposito di John Doe e del tempo, credo che l'albo TEMPO FUORI SESTO, oltre ad essere uno dei più belli, sia anche il più atroce da questo punto di vista.
L'idea di essere condannati a vivere un'intera vita "diversa" e accumulare anni di esperienze e di abitudini per poi tornare magicamente al punto di partenza (e SENZA dimenticare il tempo di vita "soggettivo") è angosciante anche solo come fantasia.

flo ha detto...

Il solito clichè delle mogli che devono far da madri ai mariti... :D

Giangidoe ha detto...

E' che a noi piace sentirci protetti, coccolati, viziati e perdonati.
E non sempre in quest'ordine...
;)

Maurizio Spagna ha detto...

UN AMORE ANTIORARIO
…ricordi e stimoli nervosi continuano a sorprenderci
in presenza di quel tempo innamorati…

Te ne andrai
Lo so
Sotto la pioggia
E per uno scrupolo che eccedeva
Oltre la mia comprensione

Te ne andrai
Lo so
Sino al tramonto infinito
Fra tue abitate parole abituate al caldo
Ai passi per ogni miglioria
E una pelle adolescente nel sorriso

Te ne andrai
Lo so
A scoprire chi era quell’uomo
Che ti ha lasciato quell’attimo nel tempo
Per pensare spesso
All’amore

Fra poco
Sarò una tua leggera ferita
Impossibile da scorgere
Come lancette dell’orologio
Che ripetano di tua convinzione,
La distanza da noi

Io, il tuo contrario

Te ne andrai
Lo so
E quando mi sveglierò
Avrò in testa giorni che non li capivo
Occhi spersi e lucidi di arrabbiature
Ma che poi, indossavano di arredo

Io e noi, il nostro contrario
Di un amore antiorario

L’amore termina
Quando la sua vocina a cantilena
Ci accompagna nel buio incapaci
E si muove a ritroso
Nel riposo del peccato

Ciò è avvenuto, è amato, è perdonato
e il brusio di uno sfondo saprà proteggerci dal nuovo amore.


©2011
Maurizio Spagna
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