lunedì 2 febbraio 2009

Chi non ama la quarta, come potrà amare la quinta?


Nonostante il divertito ammiccamento del titolo, la foto dovrebbe rivelare il vero oggetto del lecito dubbio espresso.
No, non le pacate forme della mia amatissima Sun (oh, se la amo). Ma la brutta situazione in cui lei e i suoi compagni di sventura si sono "imbarcati".

Inutile negarlo. LOST è come una droga, in tutto e per tutto. Se all'inizio ti da un piacere immenso e ti fa stare bene, più in là ti trovi a guardarlo anche contro ogni impulso razionale. Contro ogni neurone che ti urla le falle di sceneggiatura e le facili furbate stilistiche. Contro ogni recensione negativa che gente più lucida -e disintossicata- ha giustamente partorito.
Contro.
Ma il problema è che, come con la droga (parlo sempre per retorica dell'argomento e non per esperienza, sia chiaro), i contro sono controbilanciati -oserei dire catapultati- da un unico, immenso e fisiologico pro:
l'astinenza.
E l'astinenza, per LOST, è sempre inestinguibile.
In questo frangente, poi, col fatto di non poterlo vedere quasi in contemporanea, è ancora maggiore.
E come se non bastasse, il recente post di tuiti ha gettato ulteriore benzina sul fuoco.
Inoltre, se posso ammetterlo, a parte qualche momento fiacco nella scorsa stagione, ogni puntata continua a tenermi sulle spine e ad incuriosirmi come pochi altri serial riescono a fare.
Quando sono in "astinenza" da Lost, tuttora mi basta riguardare l'inizio della puntata 2x01 o della 3x01 per ricaricare il mio entusiasmo di fan.

Ah, giusto. I video.

L'inizio della seconda stagione:




L'inizio della terza:



Certo: per chi non lo ha mai (o quasi seguito), sono incipit come altri.
Anche se non ne sono neanche troppo convinto...

14 commenti:

isline ha detto...

mi sono disintossicata: gli effetti collaterali erano devastanti.

Giangidoe ha detto...

No. Nel mio caso, credo che succederà la stessa cosa che è successa a molti -te compresa- con Harry Potter: nonostante già si possa subodorare la delusione per come sta andando a parare tutto, la disintossicazione vera e propria potrà avvenire solo a serie conclusa.
E varrà comunque fino al successivo ritorno di fiamma, mediatico e non.

Anonimo ha detto...

tremendo.
rivedere l'intro alla seconda serie mi ha scombussolato le viscere. e mi ha schiaffeggiato con la secchiata d'acqua gelata che ha rappresentato desmond, personaggio chiave delle connessioni che oltrepassano le dinamiche spazio temporali. l'individuo che aggancerà se stesso a momenti differenti della propria esistenza per sconfiggere la posizione di limbo liminoide tra l'isola e il resto del mondo. rivedere l'interno della botola, le due lavatrici, il vaccino, la tuta, i dischi, la musica..
la musica, l'elemento che ci riaffaccia all'intro della terza serie. un nuovo personaggio ancora una volta. un nuovo anello di congiunzione tra il presente che sta passando e il futuro che abbiamo già visto. ma da un altro punto di vista. ed è il preciso momento in cui un desmond sconfortato si rifiuterà di digitare i numeri, facendo cadere l'aereo, che innescherà la caccia ai nuovi arrivati, che inizieranno a temere gli orsi, che..
"so i guess i'm out of the book club"..

Anonimo ha detto...

Voglio dire, dopo l'isola che se ne va a spasso per l'oceano comandata a distanza che altro s'inventeranno?

Giangidoe ha detto...

@ tuiti:
Lo sapevo che dovevo insistere per farti commentare i video.
Sapevo che mi (ci) avresti regalato una chicca simile.

@ flo:
Comandata a distanza?
Non dirmi che mi hai spoilerato l'inizio della nuova serie!
Nooooooooooooooooooooooooooo!!!!!
Vabbè. Per questa volta ti perdono...
Comunque, per rispondere alla tua domanda: mentre persino la provvidenza un accenno di limite -nonostante tutto- ce l'ha, la sceneggiatura seriale pare proprio di no...

Franca ha detto...

Su di me queste "droghe" non hanno effetto...

Anonimo ha detto...

sei l'unico che riesce a spronare la mia pigrizia!!

Giangidoe ha detto...

@ franca:
Beata te!

@ tuiti:
Allora, col tuo benestare, continuerò a farlo anche in futuro. Almeno quando lo riterrò fondamentale...
;)

ArabaFenice ha detto...

Ciao Giangidoe, ho un nuovo lavoro e insieme ad altri impegni, tra cui un corso serale, faccio fatica a restare aggiornata. Un vero peccato visto che nel frattempo sei stato in Giappone e hai senz'altro cose interessantissime da raccontare. Ho già dato un'occhiata ai tuoi post. mi ha colpito il cane ma, per quanto le trovate giapponesi esercitino su di me un grandissimo fascino, preferisco i cani che sporcano:-)
Spero di riuscire ad entrare nei nuovi ritmi e ad organizzarmi per non perdere di vista l'angolo di evasione che mi sono ricreata nella blogosfera.

ArabaFenice ha detto...

p.s. non ho mai visto lost.

Giangidoe ha detto...

Non hai mai visto Lost??
Non ci credo!
A parte tutto: in bocca al lupo, e tienimi aggiornato, socia ;)

Giorgio Salati ha detto...

Ecco perché non ho mai guardato Lost. Non sopporto di dipendere da qualcosa.

Anonimo ha detto...

Hai iniziato a vedere le puntate della nuova serie? Vogliamo spendere due parole sulla moda imperante fra gli sceneggiatori del post sciopero: l'epistassi a go go? Il protagonista di Prison Break se ne è appena liberato e ora il morbo si diffonde fra gL'OSTaggi dell'isola. Non riescono a far capire che un personaggio ha problemi cerebrali senza questo mezzuccio scenico? Credo che fra i vari spostamenti spazio-temporali i nostri si siano materializzati per qualche minuto nell'ascensore di Shining, giusto per predisporlo alla ben nota scena.

Giangidoe ha detto...

Che poi, diciamola tutta: fino a qualche mese fa, si aveva ancora la flebile speranza che la storia potesse proseguire su un binario non fantasy. Non dico "verosimile", ma almeno senza i proverbiali tarallucci e vino.
Persino i viaggi nel tempo, per come erano stati affrontati nella IV serie, potevano ancora essere giustificati scientificamente: ad esempio come frutto di elaborazioni post-ipnotiche, o comunque di complesse manipolazioni mentali governative INDIVIDUALI.
Ma già da subito, questa serie è parsa come una palese dichiarazione autoironica degli sceneggiatori, ben consci del successo -e del credito- riscosso dal video parodistico che riguarda loro.
Loro, e una attesissima tartaruga gigante.
Che quasi quasi, a conti fatti, era più verosimile.

Detto questo,
continuo a sottolineare quanto dichiarato nel post. Soprattutto le riflessioni sulla mia dipendenza.