venerdì 13 febbraio 2009

Ho un'idea! Aspetta... Ma dove...? Era qui, giuro!


Capita a molte persone di aver avuto qualche idea, durante l'infanzia o l'adolescenza, per eventuali storie future di film o romanzi (o persino di videogame), e di scoprire solo molto dopo che quella stessa idea risulta essere alla base di una imminente produzione mediatica, o addirittura di qualcosa che esiste già da tempo ma che non si conosceva.
Molte volte si tratta di un freudiano scherzo della memoria, per cui si elabora l'idea solo DOPO aver fruito di qualche stimolo che ha aiutato a produrla, per poi rimuovere la reale paternità dell'idea stessa e procedere ad una sua idealizzazione e -spesso- rielaborazione originale.
Altre volte, anche se diventa difficile capire quali, il furto (quand'anche retroattivo) è reale.
Ovviamente, la persona che vede la propria idea messa in opera da qualcun altro, tende sempre a considerarsi vittima della seconda fattispecie.
Ed io, che non faccio eccezione, ho avuto l'arrogante impressione che una mia idea infantile o adolescenziale fosse stata "rubata" in più di un'occasione, nel corso degli anni.

L'ultima volta è successo proprio con l'uscita del recente Il curioso caso di Benjamin Button.
Da ragazzo, ignorando il fatto che il tema della crescita inversa fosse stato già affrontato in più ambiti, mi era già bazzicata l'idea per una storia d'amore impossibile fra due persone che crescono in "direzione inversa". A mente fredda, credo sia successo DOPO (e non PRIMA, come mi sono sempre auto-convinto) la lettura del bel racconto di Francesco Piccolo, Il tempo imperfetto.
Tuttavia, io avevo immaginato un mondo dove la gente continuasse a crescere ed invecchiare perennemente, prima crescendo da giovani a vecchi e poi da vecchi a giovani e poi dinuovo, ancora, fino al sopraggiungere di qualche incidente o malattia mortale (o, ovviamente, un suicidio od omicidio).
In quel tipo di società, il dramma dell'innamoramento fra persone di "segno opposto" sarebbe insormontabile, perchè -a meno che qualcuno dei due ovviamente non muoia prima- si tratterebbe di un amore consumabile, per sempre, solo nell'età della reciproca coetaneità, ovvero quei 15, 20 anni ogni ciclo vitale.
E sarebbe, comunque, un rapporto socialmente proibito o fortemente sconveniente e stigmatizzato.
Ovviamente, quando ancora questa idea era fresca e dinamica in me, decine di particolari, di episodi e perfino di dialoghi si affastellavano nella mia mente a creare una vera e propria epopea. Poi, come sempre avviene con i beni poco utilizzati, tutto si è arrugginito e sgretolato col tempo.
Del resto, non si possono affittare sempre nuovi garage per conservare il giocattolone di turno...

10 commenti:

Malusa Kosgran ha detto...

vado a vederlo oggi... mah.

Anonimo ha detto...

Sai, le idee forse non sono mai veramente nostre, ma provengono dallo stesso iperuranio dove nascono...
Comunque, mi sembra di aver sentito che il film è stato tacciato di plagio, quindi siete stati in molti ad avere avuto la stessa idea ;)

Giangidoe ha detto...

@ giustina:
il "mah" sto cominciando a pensarlo pure io, dopo tutte le recensioni che ho letto.
Però voglio un tuo giudizio!

@ flo:
Ma nell'iperuranio le idee ci nascono, o esistono al di là di qualsivoglia categoria di nascita, generazione o tempo?
Ma soprattutto: quale complotto governativo ha portato persone di diversa età, epoca e nazionalità ad arrivare a concepire idee simili sullo stesso tema della crescita inversa (quel capellone di Ligabue compreso)?
Il thriller metafisico si infittisce...

Malusa Kosgran ha detto...

giudizio rimandato, il film non l'ho ancora visto... e ti dirò... mi alletta sempre meno. ma arriverà!

Giangidoe ha detto...

Io non ho ancora visto Valzer con Bashir, che è uscito a tradimento mentre non ero nella terra dei cachi.
E ci sono almeno 5 o 6 film dignitosi che vorrei recuperare. Ai quali si aggiungono i film dei nuovi venerdì, che allungano la lista.
E più la lista è lunga e più ci si scoraggia, e alla fine si ripiega sempre sulla comoda, sottotitolata e già disponibile nuova puntata di Lost.
Insomma: è come una tartaruga che si morde la coda...

Giorgio Salati ha detto...

Non vedo perchè non dovresti scriverla lo stesso quella storia... l'idea è buona. Di gente che invecchia al contrario se n'è già vista, ok (Fitzgerald, Piccolo, Alan Moore, Woody Allen), ma la tua ha uno "step" ulteriore... che ricordi altre storie già esistenti me ne fregherei.

Flo, "Il curioso caso di Benjamin Button" è tratto da un racconto di Fracis Scott Fitzgerald.

Giangidoe ha detto...

Grazie per la fiducia, Giorgio!
In realtà, però, l'esempio di questo post serviva solo ad evidenziare una percezione comune a molti riguardo la paternità -presunta o rubata- di un'idea in ambito creativo.
Insomma: un altro modo per fare un pò di riflessione, ma sempre con una vena leggera di ironia/satira.
Cosa che reputo spesso utile, soprattutto in ambiti di discussione quasi sempre seriosi e accademici.
;)

Giorgio Salati ha detto...

figurati... anche per me è una questione annosa... la mia memoria funziona veramente male, mi capita spesso di tirar fuori un'idea e di scoprire che era già stata fatta... la cosa brutta è quando hai un'idea e dopo un mese scopri che qualcun altro la sta realizzando...

Anonimo ha detto...

non avevo letto questo post finora temendo che fosse una recension/critica al film, trovandomi così a posporre ripetutamente la curiosità alla pressochè imminente fruizione cinematografica.
ho poi scoperto con stupore che non trattavasi affatto di una critica al film, ma di una cronaca attualissima ai meccanismi di innesco narrativo pre e post adolescenziale, che vedono le menti fervide dei giovani anticipare - con risultati decisamente più interessanti - le trame, dei romanzi prima e dei film poi, della nostra contemporaneità.. ebbene è capitato più volte anche a me di provare un senso di vertigine rispetto alla forte connessione delle narrazioni dell’intrattenimento mediatico (specie attraverso i linguaggi cinematografici e fumettistici) con la mie fantasie del passato e – sebbene con sempre meno frequenza – del presente.. al punto da interrogarmi in più occasioni sulla reale originalità delle mie idee, rispetto alla meno probabile esistenza di una sorta di capacità anticipatoria dei tempi creativi delle produzioni massmediatiche!
sono tuttavia d’accordo con chi ti consiglia di buttare comunque giù le tue idee. una volta che avrai visto il film potrai certamente capirne il perché

Giangidoe ha detto...

Come al solito, sei troppo buona nei tuoi commenti!
Comunque, tranne quando lo dichiaro esplicitamente, di solito non faccio spoiler. E' una cosa che odio, e quando mi è capitato di farlo (e, ahimè, mi è capitato) mi sono vergognato come un ladro...