Studiando un libro (di appena un anno fa) utile per la mia tesi, ieri ho appreso alcune cose molto interessanti sulle Ferrovie dello Stato.
A prescindere dalle varie anomalie gestionali evidenziate dall’analisi economica dell’azienda –alcune delle quali note, altre meno- ho finalmente capito meglio com’è strutturata e finanziata.
La società principale è FS s.p.a., i cui segmenti principali sono RFI s.p.a. (Rete ferroviaria italiana) e Trenitalia s.p.a. La FS spa è interamente posseduta dal Ministero dell’Economia e delle finanze, perciò –come dice l’autore stesso- “la privatizzazione rappresenta tuttora una prospettiva relativamente remota”.
Ora: i tre soggetti s.p.a. citati si configurano comunque come distinti, e ciascuno percepisce forme di finanziamento pubblico in modo differenziato.
Trenitalia, che si occupa della gestione del materiale rotabile e del servizio di trasporto, ricava i suoi introiti sia dai biglietti degli utenti –insufficienti- che dai contributi pubblici (di Stato e soprattutto regioni, ma non per il servizio nazionale).
Inoltre, nonostante un decreto legislativo recente (188/2003) a tutela della concorrenza che prevede la possibilità da parte di altri soggetti di stipulare contratti con RFI per l’utilizzo della rete –su licenza del Ministero-, la presenza di tali soggetti sul traffico complessivo è di meno dell’1% del totale.
Per non parlare dell’assurdità per cui il Ministero è insieme: proprietario di FS, soggetto che determina prezzi e contributi nonché controllore.
A prescindere dalle varie anomalie gestionali evidenziate dall’analisi economica dell’azienda –alcune delle quali note, altre meno- ho finalmente capito meglio com’è strutturata e finanziata.
La società principale è FS s.p.a., i cui segmenti principali sono RFI s.p.a. (Rete ferroviaria italiana) e Trenitalia s.p.a. La FS spa è interamente posseduta dal Ministero dell’Economia e delle finanze, perciò –come dice l’autore stesso- “la privatizzazione rappresenta tuttora una prospettiva relativamente remota”.
Ora: i tre soggetti s.p.a. citati si configurano comunque come distinti, e ciascuno percepisce forme di finanziamento pubblico in modo differenziato.
Trenitalia, che si occupa della gestione del materiale rotabile e del servizio di trasporto, ricava i suoi introiti sia dai biglietti degli utenti –insufficienti- che dai contributi pubblici (di Stato e soprattutto regioni, ma non per il servizio nazionale).
Inoltre, nonostante un decreto legislativo recente (188/2003) a tutela della concorrenza che prevede la possibilità da parte di altri soggetti di stipulare contratti con RFI per l’utilizzo della rete –su licenza del Ministero-, la presenza di tali soggetti sul traffico complessivo è di meno dell’1% del totale.
Per non parlare dell’assurdità per cui il Ministero è insieme: proprietario di FS, soggetto che determina prezzi e contributi nonché controllore.
A questo punto la mia domanda è: delle inefficienze e della (non sempre, ma per lo più) scarsa qualità di Trenitalia/FS sono autorizzato ad incolpare lo Stato, oppure il fatto che da anni sia una “s.p.a.” renderebbe ancora tale esternazione ridicola ed imprecisa?
4 commenti:
Un'altra assurda contraddizione tutta italiana.
A me avevano detto che era stata completamente privatizzata e che a causa della 'ricerca necessaria del profitto' erano stati effettuati vari tagli (dalle infrastrutture al numero di treni e tratte).
Per quel che riguarda la pulizia dei treni, pare che qualcosa stia succedendo in quanto è stato emanata una "gara, dal valore di 73 milioni annui, è aperta alle aziende che presenteranno offerte «economicamente più vantaggiose», e prevede l’appalto solo delle pulizie, senza le attività accessorie e ferroviarie."
http://www.ilsecoloxix.it/genova/2008/06/21/1101581409245-Treni-sporchi-Nuovo-appalto-delle-Ferrovie.shtml
qualche tempo fa, quando girava lo spot con guest star una colomba bianca che viaggiava seduta in prima e che tutti trattavano con gentilezza, mi sentivo rodere il culo che non ti immagini: dopo anni e anni a viaggiare come un ovino, in piedi, al caldo e/o al gelo mi faceva impazzire l'idea che le ferrovie sprecassero i miei, i nostri soldi, per uno spot fantascientifico...
p.s. m'è partito il cestino per sbaglio...
@ isline:
Di fatto è una s.p.a, ma riceve -e campa- soprattutto di trasferimenti pubblici. Che oltretutto entrano al di là del conto economico vero e proprio e sotto altre voci, in particolar modo come "aumento di capitale" o come "altri ricavi"...
@ giustina:
Ma lo sai che non ricordo di aver mai visto quello spot?
Beh, non sarà stato bello come quelli di Enel degli ultimi anni, ma immagino fosse poetico e patinato, no? :)
già! sorrisi patinati e comfort in ogni angolo... pagliacci.
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