mercoledì 3 settembre 2008
Lontano da lui
Questa volta mi limito a segnalare un bel progetto -realizzato da tale Philip Toledano- del quale sono venuto a conoscenza dai blog di st3fania ed isline.
Si tratta di una galleria fotografica dal titolo EMOTIONAL, che racconta -in un percorso visualizzabile sul sito ufficiale- la toccante storia del rapporto fra un figlio (l'autore del lavoro) e il proprio anziano padre, affetto da uno scompenso che lo porta a non avere memoria a breve termine.
Le foto sono spesso corredate da delle didascalie in inglese a lato: non ho idea se qualcuno abbia tradotto in italiano quelle parti su qualche sito, ma poichè sono molto importanti nella "narrazione" consiglio a chi non potesse farlo personalmente di farsi aiutare nella traduzione (in realtà abbastanza semplice per chi mastica un pò quella lingua).
Il titolo del post rimanda al titolo di un bel film uscito qui da noi qualche mese fa -LONTANO DA LEI- che, seppure con mezzi e fini differenti, affronta un tema molto simile con altrettanta delicatezza (ma anche gradi di lirismo ed idealizzazione del tutto fiabeschi).
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7 commenti:
La perdita della memoria è una cosa che mi sconvolge molto. Non è tanto la perdita del passato (comunque terribile), ma la completa assenza di futuro in chi non ha più la memoria a breve termine.
Ricordo un film, assolutamente stupido, "50 volte il primo bacio" in cui si vedeva una clinica di persone affette da tali traumi: non mi scorderò mail il personaggio che aveva la stessa memoria di un pesce rosso e ogni 10 secondi dimenticava tutto...In una commediola sentimetale lo trovai agghiacciante.
Io quel film non l'ho mai visto, ma in effetti sono d'accordo con te.
E poi, non essere più riconosciuti da un proprio caro credo che sia -per le persone che lo circondano- una delle cose più tremende da affrontare.
Quoto Isline in toto. Anche sul film.... non risi un solo attimo e non sol perchè era brutto ma soprattutto per le ragione addotte da Isline....
Non sono ferrato sull'argomento ma comunque presto molta attenzione ad ogni piccolo segnale che la mia memoria mi dà, postivi e negativi.
Buon lavoro, devo solo trovare un traduttore adesso.
@l rockpoeta:
Allora dovrò proprio guardarlo, quel film!
@ chit:
Io ho notato che negli ultimi anni, la mia memoria mi gioca brutti scherzi. Il problema è che, una volta colti i segnali, non so cosa fare dopo...
Perdere la memoria di sè è terribile...
La coscienza di sè e degli altri (e la memoria ad essa relativa) è -come direbbe il detective Monk- "un dono e una maledizione". Almeno dell'essere umani.
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