giovedì 6 agosto 2009

L'esercito di John Doe


Accogliendo l'appello della brava Paola Barbato ho inviato una mail alla casa editrice EURA, la cui Nuova Gestione ha deciso di interrompere bruscamente e prematuramente il mio amato JOHN DOE (e credo che anche Tuiti ne sarà molto triste).
Non so se servirà a qualcosa, ma l'ho fatto di getto.
E proprio per questo forse non sarà formalmente perfetta, non sarà coerente ed argomentata a regola d'arte, non è sicuramente concisa ed essenziale, ma è senz'altro sincera.
E tanto basta.
La incollo qui.
E stiamo a vedere.


Buongiorno,
so di non essere il primo - e spero francamente di essere in buona compagnia -, ma aderisco con piacere all'idea di chiederVi via mail di non chiudere anzitempo la testata di John Doe.
So che una decisione commerciale di questo tipo è quasi sempre il frutto di valutazioni economiche sofferte ed imprescindibili, ma credo che una simile azione (soprattutto così a bruciaperlo proprio ad inizio di una nuova gestione editoriale) sia una dichiarazione d'intenti vagamente negativa verso il rispetto della tradizione e degli aficionados EURA.
Il rinnovamento e la propositività, sebbene dall'impatto un pó forte, possono essere senz'altro degli strumenti salvifici per il cambio di una politica editoriale. Questo è innegabile, e quindi non è mia intenzione negarlo. Ma chiudere una delle testate più innovative ed amate dal pubblico italiano puntando il dito contro le sue vendite non pienamente soddisfacenti sarebbe come negare l'esistenza di un fenomeno di massa.
Credo che potrebbe avere più senso cambiarne la periodicitá, il prezzo, il numero di pagine e/o il canale distributivo per portare la saga verso la sua naturale conclusione piuttosto che cancellarne l'esistenza.
Sono un po' timoroso nel fare esempi di altri prodotti mediatici il cui culto supera - perlomeno nel breve termine - la propria apparente redditivitá. Il mio pensiero corre subito, nel campo seriale, a telefilm come Lost o Heroes, che qui in Italia sono stati tacciati di scarsa presa di pubblico per il loro flop nel passaggio televisivo, ma che vantano degli "zoccoli duri" nemmeno tanto trascurabili che riversano la propria attenzione economica su tutto ciò che anche di collaterale concerne il loro universo.
E il motivo del timore sopra accennato dipende dal fatto che sono cosciente non si tratti sempre di esempi comparabili - e per settore e per dinamiche -, e non vorrei quindi stuzzicare solo controargomentazioni articolate che possano perdere di vista la parte più ingenua, sincera e costruttiva delle mie osservazioni.
Credo solo che in qualche modo ci sia un elemento costante che, in tutti questi casi, vada considerato e recuperato. Soprattutto quando si ha tra le mani qualcosa che già da anni vive di vita propria ed ha il sostegno di un pubblico tanto "istruito" e selettivo come spesso si rivela quello di JD.
Sperando che leggiate questa mia mail e che non la consideriate solo una partigiana e tardiva apologia,
Vi rinnovo la mia (nostra) laicissima preghiera e
Vi faccio il mio in bocca al lupo per il futuro.
Un saluto,

GIANGIDOE


7 commenti:

peppermind ha detto...

Tutto il mio appoggio.
Mi son visto chiudere in faccia tante di quelle adorate testate che... soffro per te, sebbene questa non l'abbia mai letta.

Ma ha a che vedere con la serie di telefilm?

Giangidoe ha detto...

No. Assolutissimamente.
E se recuperassi su internet info sulla trama di questa serie, la sua struttura ed i suoi personaggi, credo che potresti avvertire un irrefrenabile curiosità mista al pentimento per la tardività di tale scoperta :p

peppermind ha detto...

Ne sono certo: nutro grande fiducia nel tuo gusto!

Quanti numeri sono usciti?
Magari alla Borsa del Fumetto trovo qualcosa...

Giangidoe ha detto...

Ora in edicola sta per uscire il 75, e purtroppo verrà troncato con il 77.
La cosa fighissima di questo fumetto - oltre ad una miscela di trama, personaggi, dialoghi e generi davvero sorprendente - è che è stata strutturata come una serie televisiva, con "stagioni" di circa 25 episodi ciascuna. Gli episodi degli albi sono autoconclusivi, ma c'è una sottotrama principale che avanza e che tiene fortemente conto della continuità degli eventi (evitando quel frustrante effetto "reset" che si ha con gli altri albi bonellidi).
E soprattutto, alla fine di ogni stagione cambiano sempre le carte in tavola (in realtà, cambiano molto anche durante) e la storia riparte con presupposti ed obiettivi diversi.
La terza serie, in effetti, non è stata apprezzata come le precedenti - nemmeno dal sottoscritto - ma la qualità della scrittura e l'apprezzabilità dei disegnatori si sono sempre mantenute molto alte.
E interromperne la pubblicazione proprio all'inizio della sua ultima stagione (si, perchè era già stato annunciato che la serie avrebbe trovato la sua naturale conclusione col numero 100) è una doppia beffa.

Ad ogni modo, qualora non li avessi già esplorati, ti segnalo due link utili:

http://johndoeenc.altervista.org/index1.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/John_Doe_%28fumetto%29

Giangidoe ha detto...

Ora in edicola sta per uscire il 75, e purtroppo verrà troncato con il 77.
La cosa fighissima di questo fumetto - oltre ad una miscela di trama, personaggi, dialoghi e generi davvero sorprendente - è che è stata strutturata come una serie televisiva, con "stagioni" di circa 25 episodi ciascuna. Gli episodi degli albi sono autoconclusivi, ma c'è una sottotrama principale che avanza e che tiene fortemente conto della continuità degli eventi (evitando quel frustrante effetto "reset" che si ha con gli altri albi bonellidi).
E soprattutto, alla fine di ogni stagione cambiano sempre le carte in tavola (in realtà, cambiano molto anche durante) e la storia riparte con presupposti ed obiettivi diversi.
La terza serie, in effetti, non è stata apprezzata come le precedenti - nemmeno dal sottoscritto - ma la qualità della scrittura e l'apprezzabilità dei disegnatori si sono sempre mantenute molto alte.
E interromperne la pubblicazione proprio all'inizio della sua ultima stagione (si, perchè era già stato annunciato che la serie avrebbe trovato la sua naturale conclusione col numero 100) è una doppia beffa.

Ad ogni modo, qualora non li avessi già esplorati, ti segnalo due link utili:

http://johndoeenc.altervista.org/index1.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/John_Doe_%28fumetto%29

peppermind ha detto...

Ieri sono andato alla Borsa, e mi pareva di aver visto il numero 78... forse era il 76, allora?

Son tanti da recuperare, uff.

Giangidoe ha detto...

C'è anche JOHN DOE RACCOLTA, che pubblica due numeri a volume. Magari è piú facile (ed economico) innestarsi su quella e recuperarne gli arretrati.
E poi c'è sempre il buon vecchio e-bay, che potrebbe riservare qualche ottima occasione in proposito...