mercoledì 3 dicembre 2008

Anomalie (n)e(lla) finzione [o Elogio del realismo inatteso]


Ci sono film, telefilm o libri che sono rimasti nei miei ricordi per una schiera di motivazioni varie legate per lo più a considerazioni di tipo stilistico, narrativo, emotivo, contingente, ecc.
Spesso però, ciò che mi rimane più impresso -come fosse un link con cui richiamare alla memoria poi l'intero film- sono alcune singole scene registrate dal mio cervello come "anomalie". E non parlo di errori, di sviste o di incongruenze logiche. Almeno, non sempre. Mi riferisco più che altro a singole sequenze o a dettagli che restituiscono a quello che sto vedendo una spruzzata di realismo del tutto inaspettato nel contensto.

Ed ecco che i miei occhi si sgranano quando, in UBRIACO D'AMORE, l'interlocutore del protagonista sparisce sotto la scrivania perchè gli si rompe la sedia mentre sta parlando, in maniera del tutto spontanea e ben lontana da qualsivoglia effetto comico facile.
Allo stesso modo, vado in tilt se in BEAUTIFUL -dove tutto è perfetto, patinato e codificato per antonomasia- la bionda di turno toglie con nonchalance un (suo) capello dalla faccia di Ridge cercando di non farsene accorgere e continuando a discutere con lui di epocali faccende esistenziali.
O impazzisco se in TWIN PEAKS (per giunta nell'ultima puntata) un vecchietto acciaccato, mezzo ciecato e anche vagamente rimbambito domina la scena come se realmente -in quanto attore- non capisse cosa sta succedendo attorno a lui, prendendosi tempi biblici per andare da una parte all'altra della stanza e guardandosi stranito attorno come se il ciak potesse essere interrotto da un momento all'altro.

Non credo si tratti nemmeno di reali improvvisazioni, o comunque di elementi fuori sceneggiatura. Ma sono elementi così apparentemente realistici da guizzare fuori scala, per i miei personalissimi canoni di gradimento.
E i film che amo di più, spesso sono tali perchè in ognuno vi ho trovato più "anomalie" insieme.

L'ultima di queste percezioni l'ho avuta col film RACHEL STA PER SPOSARSI, attualmente ancora al cinema.
Il film è già di per sè un pò sperimentale, a metà fra il dogma danese e il dramma dardenniano, con prese dirette e descrizioni realistiche.
Ma persino lì, una scena mi ha fatto sorridere di gusto: Emma, l'amica di famiglia nonchè (ex) damigella d'onore della sposa, che esce da una stanza la mattina dopo i festeggiamenti, scalza e sfatta, in tenuta intima decisamente poco sexy, che saluta la protagonista con la mano -gli occhi ancora semichiusi e impastati dal sonno- per ciondolare via incerta presumibilmente verso il bagno.
Una scena talmente sincera e poco funzionale alla storia (nonchè riconoscibile per chiunque abbia vissuto i postumi di una festa notturna con ospiti e familiari sparsi in casa) che non può non essere stata un semplice vezzo di realismo estremo da parte del regista.

Peccato non avere immagini o filmati di quella scena da postare. Nemmeno delle altre descritte, purtroppo.
Ma spero che la sostanza del post sia chiara lo stesso. E che magari possa spingervi a confessarmi qualche vostra analoga esperienza anomala...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

dunque..
il post è complicato e induce ad un ripercorrere mnemonico della propria cultura filmica e telefilmica molto raccolto e concentrato..
per questa ragione posso dire che ci rifletterò su..
una cosa però posso dirla fin da ora ed è: grazie! grazie per aver riportato alla mia mente il film ubriaco d'amore, una delle tremila ragioni per cui venero adam sandler.

Giangidoe ha detto...

Quel film è bellissimo.
E il suo regista P.T.Anderson, sebbene proprio "Ubriaco d'amore" sia uno dei suoi film più sottovalutati, è attualmente uno dei giovani registi da me preferiti in assoluto assieme ad Amenàbar (il regista di "The Others" e de "Il mare dentro")

Malusa Kosgran ha detto...

carissimo,
sempre una spanna sopra l'ovvio, bravo.
sai, temo che la maggior parte delle "anomalie" non siano casuali, specie nei film dove i ciak sono molteplici (certo, qualcosa può sempre scappare...), diversa, forse, la condizione di soap-fiction e telefilm dove si girano episodi a raffica e, anche se la scena non è proprio perfettaperfetta, nel contesto di 6.000 puntate, ci sta.
continua a venirmi in mente boris: smarmella, smarmella! :)

Giangidoe ha detto...

Eh eh, Boris ha cambiato decisamente la percezione delle fiction in tutti noi!
Comunque hai senza dubbio ragione: è molto improbabile che quelle anomalie siano frutto di casualità o di idee estemporanee. Certo, poi dipende molto dalla mente che c'è dietro, o dai colpi di fortuna inaspettati nel girato.
Ma Ashley che toglie il capello da Ridge come se nulla fosse, in maniera così poco funzionale e quasi "normale", può davvero far riflettere sui confini della finzione...

Carissima,
grazie a te per il tuo prezioso contributo!
In attesa del vol.3 del Lato B ;)

Malusa Kosgran ha detto...

dici che anche il rutto di nick di qualche puntata fa era un passo verso il coronamento del sogno soap-reality?

il vol. 3 arriverà solo a gennaio! :)

Giangidoe ha detto...

NOOO!!!
Dio mio....
Cosa mi sono perso!
Questo potrebbe riportare in auge i miei studi accademici sul Marinaio!!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Post strepitoso. Le immagini quasi non servono quando si scrive così :-)))

Giangidoe ha detto...

Caspita, grazie mille!
:)

ArabaFenice ha detto...

ciao Giangidoe,
ti ringrazio per la tua puntuale presenza sui miei blog, soprattutto perché i tuoi commenti non sono mai banali, anche se ultimamente mi sono persa parecchi dei tuoi post. Questo periodo non è il massimo, sto cercando un nuovo lavoro e sono successe un po' di cose che mi hanno intristito.

Capisco cosa intendi ma difficilmente mi trovo a registrare "anomalie" avendo io uno spirito di osservazione molto scarso. Se la bionda di turno togliesse un capello sul viso di Ridge non ci farei proprio caso. Cmq confermi la tua "cattiva" reputazione di fan di beautiful!:-P

Giangidoe ha detto...

Mmmmm, mi sa che non posso più smentirmi su B&B, vero? :p

Riguardo la presenza bloggara, tranquilla: io stesso leggo e commento i blog, soprattutto quelli che preferisco, solo quando ho tempo e -soprattutto- qualcosa da aggiungere. E senza alcuna aspettativa di contro-commenti, credimi (posso tranquillamente rivelare che due o tre dei miei blogger preferiti hanno commentato pochissimissime volte qui da me!). Quando poi ritengo che un post possa riguardare qualcuno in particolar modo, lo chiamo direttamente -e spudoratamente- in causa sul suo stesso blog.
E, a questo proposito, non me ne vogliate tu e Glittervictim se, in preda ad un entusiasmo del tutto personale e un pò "otaku", dovessi venire sulla mitica Fortezza a fare un pò di spam per segnalarvi il mio prossimo post su Sampei! Ok? ;)

L'importante, ovviamente, è che tu ti riprenda un pò nella vita reale, prima di riprendere pienamente le fila di quella virtuale.

E grazie per le tue belle parole!

ArabaFenice ha detto...

il post su sampei lo possiamo anche riportare su La Fortezza se ci accordiamo per la titolarità dei diritti:-P

Anonimo ha detto...

Dimmi la verità: sei la versione maschile di Amelie ;)

Giangidoe ha detto...

Mmmm, questa non me l'aveva detta mai nessuno!
Non saprei...
Forse.
Tranne la parte in cui corre via per evitare snervantemente l'incontro con la sua anima gemella.
Lì l'avrei presa a schiaffi, proprio.