martedì 20 maggio 2008

Doogie Howser o Doogie's creek?


Da quando le serie tv sono entrate -qualche anno fa- nel loro periodo d'oro e hanno beneficiato di canali satellitari interamente dedicati ad esse, di riviste specializzate e di trattamenti speciali anche sulle reti in chiaro, sono sempre a caccia di succulente novità o di chicche del passato da scoprire o riscoprire. Ma oltre ad incuriosirmi ex-novo ad alcuni telefilm solo grazie al passaparola o ad alcune efficaci recensioni, sto anche aspettando con pazienza la replica -integrale e cronologicamente corretta- di una serie della mia infanzia/adolescenza che non sono più riuscito a beccare nemmeno su qualche sparuta rete locale.
Si tratta di uno dei dottori più "recenti" della storia della tv, ma senz'altro precedente ai vari ER, Grey's Anatomy o al mitico e scorbutico Dr House.
Mi riferisco al dottor DOOGIE HOWSER -protagonista dell'omonima serie-, un ragazzo prodigio che, laureatosi a 14 anni in medicina, diventa il più giovane dottore d'America.
Per quanto i toni della serie non siano esclusivamente drammatici, dire che si tratti di un teen-serial con elementi di medical-drama non sarebbe corretto. Gli episodi che vidi a suo tempo mi colpirono molto per le tematiche affrontate e per la caratterizzazione dei personaggi, e soprattutto per la gradualità della crescita personale del giovane ragazzo medico.
Non ultimo, mi colpirono molto i suoi rapporti col migliore amico Vinnie e con la ragazza Wanda, la cui "profondità" sarà recuperata e complicata per il plot di Dawson's Creek.
A proposito delle somiglianze con la cricca di Dawson, ricordo bene che:
-uno degli elementi ricorrenti della serie erano proprio gli ingressi, talvolta invadenti e inopportuni, dell'amico Vinnie nella stanza di Doogie attraverso la porta-finestra;
-il sogno tormentone di Vinnie (che sarà fortemente presente in tutta la serie) è quello di diventare regista;
-la madre di Wanda (in uno degli episodi più drammatici e spiazzanti della serie) muore in un incidente automobilistico, e l'evento la cambia irrecuperabilmente.
Saranno dei luoghi comuni così diffusi da non dover destare particolari sospetti, o dei precisi "omaggi" (nel più virtuoso dei casi) che Kevin Williamson -il creatore di Dawson's Creek- ha voluto fare al bistrattato telefilm del dottorino?

9 commenti:

isline ha detto...

Io mi ricordo solo una puntata in cui lui opera una star e ne diventa amico. Di certo però molti dei temi trattati sono comuni ai telefilm adolescenziali...mi fa impressione però rivedere i vecchi telefilm oggi!!! Mettono tristezza!
Da piccola io vedevo "cose dell'altro mondo"...

Giangidoe ha detto...

Perchè tristezza?
E' vero, adesso le serie sono molto più curate, complesse e longeve. Ma ho anche l'impressione che talvolta questa complessità sia forzata, ricercata a tutti i costi.
Non parlo tanto delle tematiche quanto delle caratterizzazioni dei personaggi: perennemente psicotici, irrisolti, mutevoli, e dal passato sempre più complesso ed oscuro. E che agiscono in una linea temporale sempe più reale e meno "autoconclusiva" nel corso delle varie puntate.
Lo so, si tratta per lo più di conquiste della modernità (e lo sottoscrivo senza dubbio). Però a volte fa piacere rispolverare la rassicurante prevedibilità di Fonzie, o l'ironia ballerina dei Robinson, o il moralismo ridicolo di Arnold...
Non sempre, ma a volte serve.
Ma su questo forse scriverò un post apposta.

Franca ha detto...

Mai sentita prima d'ora questa serie!

Malusa Kosgran ha detto...

mmm. non mi dice nulla. ora sto guardando mad men. ne avevi parlato tu in un post (che non trovo) o l'ho sognato? mah. sono solo alla quinta puntata ma mi piacciono molto sia la cura dei dettagli che il ritmo lento non da telefilm...
saluti!

Giangidoe ha detto...

@ franca:
Si, in effetti non è una serie particolarmente famosa (per usare un eufemismo). Del resto, è sempre salutare creare un pò di curiosità su prodotti e fenomeni meno conosciuti, soprattutto se dignitosi. Chissà che, proprio con un post di questo genere, qualcuno non scopra il proprio vero amore (mediatico, s'intende!) :)

@giustina
Si, anch'io ricordo di avere scritto qualcosa sul tuo blog.
Del resto, proprio a MAD MEN ho dedicato uno dei miei primissimi post.
Sono contento che la serie ti piaccia! A dire il vero, anche a me hanno colpito soprattutto i due elementi che citi tu, ma posso assicurarti che verso la seconda metà della serie anche la storia entra nel vivo e si fa più avvincente.

Malusa Kosgran ha detto...

infatti parlavo di un tuo post, non di uno mio! in realtà la storia mi piace fin d'ora, ma bene se s'incasina un po'.

Anonimo ha detto...

A proposito di omaggi alla serie eponima, ne ho appena scoperto uno, in tandem con uno a Scrubs, nell'ottavo episodio dell'ottima serie "The big bang theory", in cui si afferma tra l'altro (ma non ho verificato) che la serie vive un eterno successo in India, dove a quanto pare sarebbe sempre in onda

Benedetta ha detto...

Giangi, ti commissiono un post su "The big bang theory", o quantomeno una chiacchierata inter nos. Lo sai che (brutto) rapporto ho con i telefilm... Ma questo, ah, questo...!

Giangidoe ha detto...

@ andosan:
sei entrato nel mio blog nel migliore dei modi, con una succulenta segnalazione seriale. Ti ringrazio!

@ benedetta:
tanto l'avevo capito che non era farina del tuo sacco :p .
Del resto però mi hai fatto conoscere GLIFO, a cui ho dedicato uno dei miei primissimi post, e molte altre cose di cui sono debitore...
PS: ma non dovresti aggiornare il contatore dell'età nel tuo profilo blogger, ormai?? :ppppp